Lezione
La lunga collina di Posillipo costituisce una barriera naturale che divide la piana di Napoli da quella di Bagnoli. All’estremità occidentale di tale rilievo, in una posizione particolare sia per il contesto paesaggistico che per l’ampio panorama del Golfo di Napoli, è situato il Parco archeologico naturalistico del Pausilypon. Queste caratteristiche, cui si sommano la salubrità dei luoghi e la feracità della campagna, fecero sì che sin dall’antichità la collina di Posillipo venisse considerata luogo privilegiato per la villeggiatura, in particolare lungo la costa meridionale, dove in epoca romana furono costruite vaste e ricche villae maritimae, seguite nel Rinascimento da casini di delizie e ville.
Tra le villae maritimae di Posillipo vi era quella di Vedio Pollione, che passò in eredità ad Augusto nel 15 a.C., alla morte del proprietario. Dalla lettura delle fonti letterarie ed epigrafiche si desume che il toponimo, che in greco significa “sollievo dagli affanni”, individuasse in origine la villa e solo in seguito venisse esteso a tutta la collina.
La villa di Pollione fu sottoposta, una volta divenuta di proprietà di Augusto, ad un generale rifacimento. Un successivo intervento di ristrutturazione a carattere monumentale viene avviato da Nerone e completato da Domiziano e ulteriori opere sono realizzate da Adriano. Il Pausilypon, che in età imperiale aveva una estensione di circa 8/9 ettari, e che era caratterizzato da edifici disposti sul promontorio in maniera apparentemente disordinata, costituì certamente un modello per la Villa Adriana e forse per la Domus Aurea.
In realtà i padiglioni della villa sono accuratamente organizzati, intervallati da aree libere a verde, con quote e orientamenti diversi a seconda delle funzionalità e delle esigenze di luce, ventilazione e accesso al panorama. Gli studi in corso dimostrano la presenza di un sofisticato piano progettuale, anche se la mancanza di estese indagini archeologiche rende problematica la comprensione del sito nelle varie fasi progettuali.
Il settore delle terrazze superiori è caratterizzato dalla presenza del corpo centrale del palazzo e di un teatro con una cavea ancora ben conservata che poteva ospitare circa 2000 spettatori, davanti alla quale è una piazza circolare che funge da raccordo tra le diverse assialità dei complessi circostanti.
Il padiglione centrale della villa si sviluppa dietro un portico colonnato e racchiude un atrio monumentale, l’odeion, il cubiculum imperiale ed altre sale di rappresentanza. Nel settore superiore sono riconoscibili uno stadio-ninfeo, che trova confronti diretti con il palazzo palatino e Villa Adriana, quindi il cosiddetto “tempio”, una sala absidata con pavimento riscaldato su suspensurae che trova preciso riscontro con il triclinio invernale della Domus Flavia.
A seguito dei nuovi rinvenimenti si evidenzia al livello del palazzo superiore un vasto peristilio con funzione di raccordo tra i vari padiglioni del complesso centrale.
Nella fascia costiera si disponeva la sezione marittima della villa. In tale settore un lento bradisismo ha portato ad una differenza di circa 3,5 metri tra l’odierno livello del mare e quello di epoca romana.
Alla “Cala di S. Basilio” è riconoscibile un piccolo porto con una imponente diga foranea costruita su pilae in opera reticolata. Alla Gaiola si individuano le piscinae Caesaris menzionate da Seneca e Plinio, realizzate sfruttando la presenza di una vasta scogliera tufacea a pelo d’acqua e caratterizzate dalla notevole estensione e da un complesso sistema di canali, griglie e chiuse. In tale settore, in due peschiere scavate nel fianco dell’isolotto, sembra di poter riconoscere le piscinae di Vedio Pollione per l’allevamento delle murene, queste ultime note per la particolare longevità, risultando ancora vive in età neroniana.
Prenotazione obbligatoria
Mercoledì 28 aprile 2021, ore 17:00 – 19:00
Relatore: Dott. Enrico Stanco
Costo: € 15,00
Chiusura iscrizioni: 26 aprile
La lezione potrà essere seguita solo tramite collegamento Skype.
Per partecipare segui queste istruzioni:
1 – Contatta la segreteria scrivendo una mail all’indirizzo di posta info@gruppoarcheologico.it specificando la lezione scelta.
2 – Modalità di pagamento on line – Effettua il bonifico entro due giorni lavorativi dall’inizio della lezione ed invia in contemporanea la ricevuta di pagamento alla segreteria.
3 – Scarica Skype e clicca sul link che verrà fornito dalla segreteria.
Lascia una risposta