Perugia, ca. 207
Caius Vibius Trebonianus Gallus
Legato delle Mesie, fu forse per il suo tradimento che morì Decio ad Abritto, comunque venne acclamato imperatore dai suoi soldati dopo la morte di quest’ultimo nel giugno 251. Stipulò con i Goti una pace a dir poco disonorevole e si recò a Roma dove adottò il secondogenito di Decio, Ostiliano, e nominò Cesare e poi Augusto suo figlio Volusiano.
Ossequioso nei confronti del Senato, non seppe fronteggiare la gravissima situazione delle frontiere orientali e settentrionali, così i soldati acclamarono all’inizio del 253 il suo successore nel governo della Mesia, Emiliano. Questi piombò in Italia puntando verso Roma. Treboniano e Volusiano, numericamente inferiori, lo affrontarono nel luglio/agosto 253 a Terni, ma i loro soldati preferirono ucciderli e passare dalla parte di Emiliano.
Gerba, 207
Marcus Aemilius Aemilianus
Fu acclamato dai soldati della Mesia dopo una brillante vittoria sui Goti all’inizio del 253. Giunto in Italia sconfisse Treboniano e Volusiano e manifestò subito una grande devozione e deferenza verso il Senato. Intanto dalla Rezia si era mosso in soccorso di Treboniano il legato Valeriano, che alla sua morte fu nominato dai soldati imperatore. I soldati di Emiliano, spaventati da Valeriano e timorosi di perdere potere di fronte al Senato, decisero di ucciderlo dopo soli pochi mesi nel settembre/ottobre 253 a Spoleto.
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