Lezione
I boschi sacri sono sempre stati oggetto di culto nel mondo antico e il loro studio è uno dei temi più complessi e dibattuti della storia delle religioni, a cominciare dall’origine e dall’antichità del concetto di “bosco sacro”, il lucus dei Romani: iniziale culto degli alberi poi trasferito a divinità -generalmente ma non solo femminili- legate per la loro stessa natura ai boschi?
Il bosco è anche dimora di fauni, satiri, ninfe, spiriti, a volte benevoli, a volte ostili e quindi temibili e non è casuale che per proteggere i fedeli si ricorra a divinità femminili, chiamate con nomi diversi, come Diana, Feronia, Angitia, Vacuna. A loro si chiede di proteggere uomini e donne dai pericoli di un viaggio, dalla malattia, dalla povertà, dalla sterilità, sia femminile sia dei campi. Non è raro infatti trovare questi luoghi di culto associati a depositi votivi, dove i fedeli deponevano doni per ricevere una grazia o dopo averla ricevuta.
Limitandoci al Lazio, la Sabina e Roma, vedremo quanto fossero diffusi e frequentati boschi sacri e luoghi “pericolosi”, come paludi, acquitrini, aree isolate, affidati alla tutela di divinità protettrici. Spesso su questi luoghi sacri si sono successivamente sovrapposti culti cristiani.
Prenotazione obbligatoria
Mercoledì 25 novembre 2020, ore 17:00 – 19:00
Relatore: Dott.ssa Giuseppina Ghini
Costo: € 15,00
Chiusura iscrizioni: 23 novembre
La lezione potrà essere seguita solo tramite collegamento Skype.
Per partecipare segui queste istruzioni:
1 – Contatta la segreteria scrivendo una mail all’indirizzo di posta info@gruppoarcheologico.it specificando la lezione scelta.
2 – Modalità di pagamento on line – Effettua il bonifico entro due giorni lavorativi dall’inizio della lezione ed invia in contemporanea la ricevuta di pagamento alla segreteria.
3 – Scarica Skype e clicca sul link che verrà fornito dalla segreteria.
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