Escursioni

Monastero di Santa Scolastica e Sacro Speco (Subiaco) – 25 marzo 2023

Serie “Abbazie del Lazio”

Sabato 25 marzo 2023

Responsabile: Enrico Ragni

Intera giornata

Mezzi propri

Pranzo libero

Costo: € 10,00

Prenotazione obbligatoria entro il 23 marzo.

Tutti i partecipanti dovranno rispettare le norme di sicurezza Coronavirus eventualmente previste dalle disposizioni di legge.

Informazioni e prenotazioni in segreteria.

Luogo Incontro: Piazza Bologna – Roma – Ore: 08:00

Monastero di Santa Scolastica

Il monastero di Santa Scolastica, dove per secoli vissero nella contemplazione e nella preghiera monaci ed eremiti. si trova a pochi chilometri da Subiaco, a circa 500 metri di altitudine. Sopravvissuto alle devastazioni saracene e ai terremoti, all’inizio fu dedicato a San Silvestro. A partire dal IX secolo fu nominato “monastero di San Benedetto e di Santa Scolastica”. Il nome odierno iniziò ad essere usato dal XIV secolo, quando fu fondato il monastero di San Benedetto.

Il monastero di Santa Scolastica conobbe un periodo di grande splendore nel XVI secolo, quando vi si insediò una comunità di monaci per lo più tedeschi che impiantarono una tipografia dove furono stampati testi molti importanti.

Oggi del complesso monastico fanno parte una serie di edifici costruiti in epoche e stili diversi: un ingresso, sul quale figura la scritta “Ora et labora”, introduce nel primo chiostro in stile rinascimentale, del secolo XVI ma in parte ricostruito. Da questo si passa in un secondo chiostro gotico, a pianta irregolare con un pozzo al centro.

La chiesa attuale, della fine del XVIII secolo, è l’ultima di cinque costruite nel corso dei secoli. Nella facciata, occupata in parte dal campanile del XII secolo a cinque piani con trifore, spicca il portale di un precedente edificio gotico.

L’interno, ad una navata a croce latina con volta a botte, è stato completamente rifatto in forme neoclassiche alla fine del XVIII secolo. Le volte del presbiterio conservano ancora affreschi della scuola umbro-marchigiana dell’inizio del XV secolo. Dalla sagrestia si scende alla Cappella degli Angeli e ad altre tre cappelle scavate nella roccia. Usciti dalla chiesa, un portale gotico immette nel terzo chiostro, cosmatesco, realizzato con materiale tratto dalla vicina villa di Nerone. Lasciato il monastero di Santa Scolastica, si sale per circa cinque km e si arriva al monastero di San Benedetto.

Monastero di San Benedetto (Sacro Speco)

Il monastero è anche conosciuto con il nome di Sacro Speco. Sorse a partire dalla fine del XII secolo sopra la grotta dove il Santo si ritirò per tre anni. Si erge nella curvatura della parete di roccia del monte Taleo ed è sorretto da nove arcate. Il complesso comprende due piccole chiese sovrapposte ed una serie di cappelle e grotte, collegate tra loro da scalinate, ed è dominato da una torre cilindrica.

San Benedetto, secondo la tradizione, dopo aver vissuto per tre anni da eremita, fondò in una stretta gola presso il fiume Aniene, grazie al sostegno di San Gregorio Magno, un primo insediamento dedicato a San Clemente. Il monastero venne istituito nel 1090 ad opera del Beato Palombo, che chiese all’abate della comunità di Santa Scolastica il permesso di stabilirsi nelle immediate vicinanze della “sacra grotta”.

Dopo il 1193, nel Sacro Speco si insediò una comunità di dodici monaci, con una propria amministrazione, guidati da un priore dipendente dall’abate dell’Abbazia sottostante di Santa Scolastica.

Per una piccola porta gotica, sormontata da una croce a decorazione cosmatesca, si accede ad un corridoio, ricavato nella roccia ed illuminato a destra da quattro archi, dove si possono ammirare interessanti affreschi.

Si passa quindi nella Sala del Capitolo vecchio, un ambiente irregolare illuminato da quattro bifore, e decorato con alcuni dipinti murali. Discesi tre scalini e superato un piccolo corridoio, si arriva alla chiesa superiore, edificata intorno alla metà del XIV secolo. L’interno, interamente affrescato, è a navata unica a pianta rettangolare. Si compone di una parte anteriore, a due campate, e di una posteriore scavata nella roccia. Le due parti sono divise da tre archi acuti retti da colonne provenienti dalla villa di Nerone.

Scendendo due rampe di scale si arriva alla chiesa inferiore, anch’essa interamente affrescata, formata da più livelli di cappelle, di dimensioni molto più ridotte.

Dalla chiesa si entra nel Sacro Speco, dove San Benedetto visse da eremita; qui sono collocati una statua dello scultore Antonio Raggi, realizzata nel 1657, e un piccolo altare di forme cosmatesche. Uno degli ambienti più antichi del complesso è la Cappella di San Gregorio, dedicata al papa che sostenne attivamente la diffusione della regola benedettina in tutto l’Occidente. La cappella, di piccole dimensioni, conserva un ritratto di San Francesco, dipinto mentre il Santo era ancora in vita (per questo è raffigurato senza aureola), e prima del 1224, anno in cui ricevette le stimmate.

Dalla chiesa inferiore si scende per la Scala Santa, anch’essa interamente affrescata, che fu fatta costruire dall’abate Giovanni VII (1068-1120) per sostituire lo stretto e ripido sentiero che San Benedetto percorreva per salire al Sacro Speco.

Al termine della scala si apre a sinistra la gotica Cappella della Madonna. Da qui si accede alla Grotta dei Pastori, dove il Santo si recava per incontrare i suoi fedeli.

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