Serie “Abbazie del Lazio”
Sabato 19 novembre 2022
Responsabile: Enrico Ragni
Costo: € 8,00
Luogo Incontro: Via di Acque Salvie, 1 – Roma – Ore: 09:00
Prenotazione obbligatoria entro il 16 novembre.
Tutti i partecipanti dovranno rispettare le norme di sicurezza Coronavirus eventualmente previste dalle disposizioni di legge.
Informazioni e prenotazioni in segreteria.
L’abbazia delle Tre Fontane è l’unica abbazia trappista di Roma. È costituita da un complesso di varie costruzioni religiose, con sparsi frammenti di epoca romana, in una località che sin dall’antichità è nota con il nome di Aquae Salviae. L’origine del toponimo è probabilmente dovuta sia alla presenza di sorgenti nella zona, sia al nome di una famiglia già proprietaria della tenuta.
La leggenda cristiana vuole che San Paolo sia stato decapitato in questo luogo, dove era già presente una necropoli, e che la sua testa, recisa dal collo, sia rimbalzata tre volte facendo spillare ogni volta una fonte d’acqua. Sul posto venne in origine eretto un piccolo oratorio.
La destinazione religiosa del luogo è già documentata nell’anno 649 dalla presenza di un monastero greco-armeno al quale l’imperatore bizantino Eraclio avrebbe inviato in dono la testa del martire cristiano Anastasio, al quale fu dedicata una chiesa. Appartiene a questa epoca la fondazione della chiesa dedicata alla Madonna, che diverrà poi la chiesa di Santa Maria Scala Coeli.
Come attesta il Liber Pontificalis, alla fine dell’VIII secolo il monastero e la chiesa, dopo essere andati a fuoco, furono restaurati e successivamente dotati, tra i secoli IX e XII, di donazioni di feudi nella Maremma toscana.
Attorno al 1080 Papa Gregorio VII affidò ai Cluniacensi l’abbazia e i suoi possedimenti.
Nel 1140 il monastero fu assegnato di nuovo ai cistercensi; a questo periodo risale la ricostruzione della chiesa di Sant’Anastasio. L’attuale struttura del monastero è già presente in un documento del 1161, in cui per la prima volta sono menzionate tutte e tre le chiese che ne fanno parte.
Il monastero venne completato nel 1306 e nel 1370 arricchì il proprio prestigio con le reliquie di San Vincenzo di Saragozza, che divenne contitolare della chiesa abbaziale.
La vita dell’abbazia si interruppe nel 1808, quando fu soppressa dai Francesi. Il suo patrimonio fu saccheggiato e disperso. Il luogo divenne infestato dalla malaria e la struttura andò in rovina.
Verso la fine del XIX secolo l’abbazia venne affidata ai Trappisti che ne curarono il restauro e vi stabilirono una comunità di monaci. Il luogo fu bonificato grazie alla realizzazione di canalizzazioni, alla piantumazione di eucalipti e soprattutto con l’interramento dello stagno, che costituiva un focolaio di malaria.
Come altri complessi dell’epoca, l’abbazia delle Tre Fontane presenta caratteri di monastero fortificato: lo si vede bene nel portale d’ingresso, simile a quello dei Santi Quattro Coronati.
Luogo Incontro: Via di Acque Salvie, 1 – Roma – Ore: 09:00
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