Trucco e parrucco

La cosmesi nell’antichità

Lezione on line

Nei Medicamina faciei femineae, un poemetto di cui ci sono pervenuti un centinaio di versi, Ovidio, poeta vissuto ai tempi di Augusto, fornisce una serie di consigli e di ricette per “farsi belle” alle donne romane, raccomandando la cura del proprio corpo per essere sempre affascinanti, anche quando il tempo fa svanire pian piano la bellezza della giovinezza.

Al di là delle ricette artigianali e dei consigli di bellezza, Ovidio si fa qui portavoce di una civiltà raffinata e colta, dedita alla cura dell’eleganza e alla ricercatezza delle forme, e il suo manuale di arte cosmetica diventa specchio della ricca società augustea.

Apprendiamo così che esisteva un ricco e fiorente mercato di oli, pomate, pozioni, unguenti che provenivano da tutto il Mediterraneo e che servivano ad alimentare il desiderio e l’attrazione da parte delle donne ma a cui ricorrevano anche gli uomini, che non disdegnavano di avere cura del proprio corpo, seguendo la moda nel vestire e nelle acconciature e sottoponendosi a sedute “estetiche” quando si recavano alle terme o nel privato delle loro case, lontani da occhi indiscreti.

Insomma, ora come allora, la vanità non era solo femminile!

Prenotazione obbligatoria

Sabato 6 giugno 2020, ore 17:00 – 19:00

Relatore: Dott.ssa Giuseppina Ghini

Costo: € 15,00

Dove: dal divano di casa

Chiusura iscrizioni: 4 giugno

La lezione verrà tenuta on line, per partecipare sarà sufficiente seguire queste istruzioni:

1 – Contatta la segreteria scrivendo una mail all’indirizzo di posta info@gruppoarcheologico.it
2 – Effettua il bonifico entro due giorni lavorativi dall’inizio della lezione ed invia in contemporanea la ricevuta di pagamento alla segreteria.
3 – Scarica Skype e clicca sul link che verrà fornito dalla segreteria.

 

Luogo Incontro: - Roma - Ore: 17:00

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