<!–:it–>Luni e cave romane di Carrara<!–:–>

Week-end

20 e 21 setembre 2014

Responsabile: Gianfranco Gazzetti

Costo: € 195,00 (minimo 15 partecipanti)

Programma in segreteria

Mezzi: Pullman

Le cave di marmo erano probabilmente già utilizzate durante l’età del rame dai primitivi abitanti della zona per produrre utensili vari e oggetti decorativi e commemorativi da interrare nei sarcofagi con i defunti. Con i Romani si sviluppò l’attività estrattiva vera e propria, e a partire dall’epoca di Giulio Cesare (48-44 a.C.) le cave rifornivano di blocchi di marmo bianco le maggiori costruzioni pubbliche di Roma e numerose dimore patrizie. L’esportazione avveniva tramite il porto di Luni, per cui il marmo veniva detto lunense. Dal V secolo l’attività estrattiva subì un periodo di stasi a seguito delle invasioni barbariche. In seguito con la maggiore diffusione del Cristianesimo il marmo fu richiesto in grandi quantità per l’edificazione di edifici religiosi e per il loro arredo interno. La fervente attività delle cave si dovette soprattutto ai Maestri comacini, a Nicola e a Giovanni Pisano, che lo utilizzarono per le loro opere nell’Italia centrale. Durante il Rinascimento fu il marmo utilizzato da Michelangelo per le sue sculture, il quale veniva a scegliere personalmente i blocchi con cui realizzare le proprie opere.

 

Luogo Incontro: Piazzale degli Eroi - Roma - Ore: 07:30

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